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Politica lunedì 23 gennaio 2017 ore 18:18

Arezzo non vuole il distretto sanitario unico

Durante il Consiglio Comunale il sindaco Ghinelli spiega la sua contrarietà alla fusione dei distretti sanitari di Arezzo, Casentino e Valtiberina



VALTIBERINA — Il Pd incalza e Ghinelli risponde. Il sindaco di Arezzo durante il Consiglio Comunale di stamani ha risposta ad un interrogazione del consigliere democratico Luciano Ralli: “in occasione del picco influenzale, è scattata l'emergenza a causa dell'afflusso dei cittadini al pronto soccorso e della richiesta di ricoveri -ha detto Ralli - La risposta è stata valida, di fatto si è comunque creata una situazione di rallentamenti e disagi. Chiedo al sindaco se sta seguendo tutte le questioni inerenti la sanità, dal numero dei posti letto al processo di riordino dei distretti”.

“Sto perorando in Regione – ha replicato il sindaco Alessandro Ghinelli – la causa di Arezzo perché i processi avviati, in ambito di sanità regionale, non possono lasciarci indifferenti. Nel disegno finale di riorganizzazione, pare che Arezzo dovrà essere accorpata con Casentino e Valtiberina in vista della creazione di un distretto con quasi 200.000 assistiti, il più grande della Toscana. Tutto questo in omaggio a una presunta razionalizzazione. Tutto nasce da una politica di area vasta che si basa su parametri di efficienza non dimostrabili, mutuati da altri sistemi sanitari, lontani culturalmente, economicamente e storicamente, dal nostro. Denuncio questo aspetto in ogni sede ma temo che le decisioni siano state già prese. Il tema allora diventa il seguente: se Arezzo non verrà rafforzata nelle strutture e nel personale andrà incontro a oggettive difficoltà. Ho in agenda un'audizione in Regione, in commissione sanità, dove sosterrò ancora una volta, con una relazione dettagliata, la bontà della dimensione attuale della sanità aretina. Il consiglio comunale potrebbe votare un documento unanime che mi dia forza e legittimazione, in vista di questo incontro, per portare le ragioni di Arezzo in Consiglio Regionale. Per fare capire che una collettività intera si stringe attorno a un tema e parla con una voce sola”.


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