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Attualità giovedì 15 giugno 2017 ore 12:51

Tra satira ed infamia, Moretti si difende

Il presidente del Consiglio Comunale Lorenzo Moretti: "Credo che sia il più sporco gioco che potessi immaginare"



SANSEPOLCRO — «Sono alcuni giorni che ricevo telefonate e messaggi da amici e conoscenti che mi chiedono chiarimenti sul mio operato da amministratore pubblico in riferimento ad una vignetta ‘satirica’(?) firmata anonimamente Tacco&Prep. Nel ‘disegnetto’ si fa credere al lettore che il Sindaco Cornioli faccia licenziare una ragazza in favore della mia fidanzata.

Brutto leggere così tante falsità in poche nuvolette. La prima enorme falsità è che la ragazza nominata non è stata assolutamente licenziata, ma bensì è arrivata alla scadenza del contratto con la sua cooperativa. Ma ancora più falsità c'è nell'insinuare che io possa compiere un REATO favorendo una persona vicino a me, in questo caso la mia fidanzata (denominata ‘pulzella’).

Prima di chiedere scusa alla mia ‘pulzella’, che non ha deciso di fare politica né tantomeno di essere nella bocca di tutti per cose non vere, vorrei farle l'in bocca al lupo per la sua imminente seconda laurea e per il prosieguo del suo lavoro da maestra elementare.

Come Presidente del Consiglio Comunale, rivesto il ruolo di garante di questa Amministrazione, che a nome di tutti cerco di svolgere al meglio. Chi mi conosce, e chi non mi conosce imparerà a farlo, sa delle battaglie di trasparenza e legalità che negli anni mi hanno portato a spendermi per il nostro Borgo in nome del bene comune. Lungi da me non accettare la satira e non riconoscere i miei errori visto che nella mia breve storia politica ne ho sicuramente commessi più di uno. Ma tutt’altra cosa è subire passivamente accuse infamanti che nelle chiacchiere da bar tendono a trasformarsi in verità.

Essere falsamente accusato di un grave reato, diffamandomi e offendendomi sotto anonimato, credo che sia il più sporco gioco che potessi immaginare. Essere coinvolti in una vicenda assolutamente infondata che come conseguenza innesca discredito non può essere più tollerato. È quindi con immensa determinazione e senza scheletri nell'armadio che mi vedo costretto a sporgere denuncia alle autorità giudiziarie verso coloro che hanno ideato e realizzato la diffamante vignetta in questione. Gli organi giudiziari stabiliranno se e come esiste un danno al sottoscritto e alla mia fidanzata, alla quale porgo pubblicamente le mie scuse anche a nome dei gentil anonimi Tacco&Prep.»


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