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Attualità giovedì 30 marzo 2017 ore 18:58

Un accordo sull'emergenza per la terra di confine

Incontro per protocollo 118-emergenza tra Asl Toscana e Asl Marche per garantire l'assistenza nel territorio di confine



SESTINO — Il problema della emegenza-urgenza, e quindi gli interventi del 118, sono sempre stati un fattore decisivo per la salute di popolazioni, come quella di Sestino, periferiche e in situazioni territoriali svantaggiate. Il variare delle organizzazioni delle ASL, con la loro regionalizzazione prima e le varie “razionalizzazioni” ha comportato variazioni – e restrizioni – preoccupanti. Ciò comporta aggiornamenti e rapporti di collaborazione da aggiornare sempre.

Per questo, il 28 marzo, si è svolto presso il Comune di Sestino, richiesto dal sindaco Marco Renzi, un incontro tra i responsabili delle Asl toscane e marchigiane, competenti per territorio. Vi hanno partecipato i responsabili del Centro Operativo 118 di Arezzo, medici del Pegaso2-Grosseto, con il dott. Evaristo Giglio, e per la struttura marchigiana, il dott. Alessandro Bernardi responsabile dell’organizzazione del 118 di Pesaro-Urbino.

L’incontro è servito per aggiornare il protocollo di intesa, stilato nel 2015 tra i due versanti, per un migliore coordinamento degli interventi e una più razionale utilizzazione delle strutture ospedaliere in rapporto all’emergenza e alla qualità degli interventi. 

Le parti si sono trovate in sintonia sugli aspetti sollevati in modo particolare dal sindaco Renzi e sulla necessità di adeguare periodicamente gli impegni assunti. I risultati dell’incontro verranno formalizzati in un protocollo, che sarà poi firmato dalle due strutture sanitarie toscane e marchigiane.

“C’è stato ancora una volta- ha concluso il sindaco di Sestino – un clima di reciproca comprensione e la conferma di una volontà di andare incontro alle necessità delle nostre popolazioni, sia per avere una tempistica adeguata ai ricoveri, sia anche per una utilizzazione di strutture ospedaliere più vicine a Sestino, che significa tempestività di interventi e meno disagi per gli utenti. Un rapporto, invero, storico, che ha visto stagioni in cui i punti di riferimento per le necessità socio-sanitarie erano negli allora ospedali di Sassocorvaro, Macerata Feltria, Urbino, Pesaro – ad esempio – perché la logica- e la conformazione territoriale – portavano a queste soluzioni temporalmente e praticamente più raggiungibili”. “D’altra parte – ha continuato il sindaco per esprimere la sua soddisfazione per la sensibilità dei responsabili dott. Giglio, dott. Bernardi e di tutti gli operatori coinvolti – occorre aggiungere che Sestino ha fatto sempre tutto il possibile per organizzarsi adeguatamente, compreso una elisuperficie realizzata nel 2009, nell’ambito del progetto “L’Italia in venti”.

E’, insomma, un problema particolare, che richiede politiche mirate: Sestino, infatti, attualmente nel versante sanitario ha protocolli con l’Emilia- Romagna, per le zone ricadenti nel versante marecchiese, con le Marche per la valle del Foglia e ovviamente con la Usl Arezzo-Siena-Grosseto.

“Poiché la trasparenza e la collaborazione valgono anche nel nostro interno – ha aggiunto il sindaco Renzi – all’incontro hanno partecipato fattivamente anche rappresentanti della minoranza consiliare: il capogruppo Franco Dori e il consigliere Sandra Fabbretti”.

Il caso ha voluto – quasi a mettere in pratica i temi in discussione – che proprio durante i lavori ci sia stata una chiamata al 118 per un cittadino, in campagna, giudicato da “codice rosso”. Si sono così precipitati sul posto tutti e cinque gli operatori presenti: tre medici e due infermieri specializzati, un intervento “interregionale”, che si è concluso positivamente.


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